Questa sera mi sento di esprimere un mio pensiero rivolto a un bambino di dieci anni, che non ama avere rapporti con il proprio padre. Se solo potessi parlare con lui, gli direi questo:
Caro ragazzo, mi dispiace che tu stia sprecando così il tuo tempo, anzi, il vostro tempo. Quello tuo e di tuo padre. Il tempo è prezioso, e non si torna indietro.
Caro ragazzo...il papà ha sicuramente sbagliato, ma se lui ha sbagliato, anche la mamma lo ha fatto. Quando le cose non vanno, la colpa è di tutti e due...ma questo tu non puoi ancora capirlo, non è colpa tua. Mi dispiace che non ci sia nessuno, però, a tentare di spiegarti questo.
Sicuramente ti sarà stato detto che il papà si è comportato male e non potendolo vedere così spesso, come vedi la mamma, ti sarai raffreddato un pò nei suoi confronti. Ma sappi che lui rimane il tuo genitore, il tuo papà..e anche se lo odierai e ti comporterai male verso con lui, non cambierà nulla. Lui ti amerà sempre e comuque per tutta la vita. Di padre ce ne sta uno soltanto, ricordalo.
Sappi, caro ragazzo..che questa è la "maledizione" del genitore: amare incondizionatamente il proprio figlio, quando il figlio non è tenuto ad avere questo amore verso il genitore. Non si sa perchè, ma è così. Eppure tu sei nato grazie a lui. A loro, ai tuoi genitori, devi il fatto che tu sia qui oggi...forse a soffrire un pò, ci sta..ma anche a ridere, a scherzare, a stare con gli amici e scrivere il tuo futuro, piano piano.
Confido nel fatto che, tra qualche anno, inizierai a pensare con la tua testa, a fare qualche passo avanti, e a capire che hai già perso troppo tempo, ma non è tardi...puoi recuperare. Tu puoi farlo.
Apprezza tuo padre, cercalo, parlaci..lui se ne muore di sentire la tua voce, di sapere quello che hai fatto durante la giornata. Sii felice di sapere che hai un padre, e ti assicuro che è speciale. Vorrei aiutarlo..ma non è compito mio, solo lui sa cosa può fare con te. La sa lui e lo sai tu..e in questo momento è tutto nella tue mani piccolo. Anzi, sarà sempre tutto nelle tue mani, "triste" verità.
Io non sono madre, posso solo immaginare come possa sentirsi un genitore. Ma ho il dono dell'empatia, e mi sembra di sapere ogni cosa.
Io non sarò mai madre, perchè ho sofferto tanto nella mia vita, e non voglio altri dispiaceri. Il dispiacere di avere un figlio che non mi capisce, o che finisce con l'odiarmi. Il dispiacere di vedere un figlio ammalarsi e non poter fare nulla. Non sarò mai madre...soprattutto perchè ho bisogno di pensare alla mia vita. Voglio diventare una fumettista famosa, voglio spaccare le montagne, voglio farmi riconoscere da tutti. Ho bisogno di essere qualcuno, ne ho tanto bisogno..e il prezzo è alto. Il mio bisogno richiede libertà. Il figlio imprigiona l'uomo adulto. Il genitore..sappi, ragazzo...si annulla per il figlio, si annulla per te. Il genitore non è più un essere umano con i propri desideri e bisogni...non è più "Tizio"...è genitore, basta...una cosa a sè. C'è chi ha il coraggio di fare questo passo e merita un monumento...io non voglio.
Adesso non lo sai, ma fare il genitore è faticoso, piccolo. Ma un giorno capirai e ti darai dello stronzo per non aver pensato di più al papà, che soffre tanto perchè lo calcoli poco. Spero che la vita ti dia il tempo di rendertente conto e di correre ai ripari. Te lo auguro con tutto il cuore.
Io e te non ci conosceremo mai, ma conosco tuo padre. Per me è una persona speciale, le voglio tanto bene e mi sta aiutando tantissimo in questo periodo. Vorrei aiutarlo, ma come ti sto dicendo non posso farlo, posso solo dargli qualche consiglio, nulla di più. Vorrei fare di più..ma non posso proprio..
Abbi cura di te e di tuo padre.
R.
domenica 29 gennaio 2017
lunedì 23 gennaio 2017
Regole e libertà.
Sono stanca di seguire le regole. Le regole non le sento mie...eppure me ne sono imposta da sola.
Si, mi sono imposta tremila regole, credendo che fosse giusto, per il "bene" di chi avevo attorno.
Per bene intendo...non far soffrire nessuno con miei comportamenti scorretti o sconvenienti. Insomma, volevo fare bella figura e apparire come la figlia/ragazza perfetta. Non sono così, e il bello è che me ne sono accorta ora. Prima questa vita mi sembrava naturale, oggi mi sembra solo una gabbia, nella quale sono entrata di mia volontà, buttando via la chiave. Non posso uscire. Che succede quando un uccello nasce e cresce in una gabbia, e poi lo si lascia in libertà? Volerà via, o a causa delle ali atrofizzate, farà un bel capitombolo? Questo. Bisognerebbe non entrare in quella gabbia e volare via lontano..per me è tardi e ne pago le conseguenze.
Solo che dopo trent'anni, mi sento stanca. Vorrei solo fare una mattata, una cosa così, d'impulso....che mi faccia stare bene, che mi faccia sentire libera e viva. Ma è sicuro che una mattata possa farmi stare bene davvero?
Forse ho capito perchè disegno porno. Perchè è la cosa più blasfema che esista, e il bello è che non possono ne arrestarmi, ne dirmi che sono una traditrice. Sono solo disegni, ed è solo lavoro. Posso disegnare ciò che voglio, come voglio e nessuno può impedirmelo perchè non può nuocere a nessuno se non alla mia immagine forse, ma non più di tanto. E comunque che si fotta chi pensa male di me.
Nei disegni porno, IO posso fare ciò che voglio, e posso essere chi mi pare. Posso stare con chi mi pare senza gelosie. Il disegno mi salva la vita...l'ho sempre detto. Il porno, mi salva la vita.
Per dei problemi familiari mi trovo a Roma da quasi un mese, e non posso lavorare al momento. Forse è questo che mi manda fuori di testa...la mancanza della mia valvola di sfogo. Come chi non scopa da mesi..come si sente? Nervoso fracico, irascibile ed eccitato. Io in quest periodo mi sento viva come un calzino bucato arrotolato sotto al letto, a dire tutta la malinconica verità (citazione). Ma sento dentro che devo sfogare alcune cose, e posso farle solo disegnando. Forse, quando tornerò a lavoro..a disegnare porno...forse mi sentirò meglio. Spero che possa essere così, e che il troppo da fare, come un mese fa..mi toglierà ogni altro pensiero dalla testa. Dubito fortemente.
Ho visto troppo in quest'ultimo mese...quel che basta per capire che la mia vita non può essere...tutta qui. Si vive una sola vita. Io ho sempre lottato e continuerò a farlo..ma da questo momento in avanti forse comincerò a pretendere un pò di più, a costo di essere egoista. E se, molto probabilmente, la cosa non dovesse avere risvolto positivo..beh, mi attaccherò al porno ancora di più, dando il meglio di me (o il peggio per alcuni), mettendo su carta ciò che non posso fare nella vita reale...e il bello è che nessuno potrà dirmi che ho sbagliato.
Il disegno è l'unica libertà che m'è rimasta.
Si, mi sono imposta tremila regole, credendo che fosse giusto, per il "bene" di chi avevo attorno.
Per bene intendo...non far soffrire nessuno con miei comportamenti scorretti o sconvenienti. Insomma, volevo fare bella figura e apparire come la figlia/ragazza perfetta. Non sono così, e il bello è che me ne sono accorta ora. Prima questa vita mi sembrava naturale, oggi mi sembra solo una gabbia, nella quale sono entrata di mia volontà, buttando via la chiave. Non posso uscire. Che succede quando un uccello nasce e cresce in una gabbia, e poi lo si lascia in libertà? Volerà via, o a causa delle ali atrofizzate, farà un bel capitombolo? Questo. Bisognerebbe non entrare in quella gabbia e volare via lontano..per me è tardi e ne pago le conseguenze.
Solo che dopo trent'anni, mi sento stanca. Vorrei solo fare una mattata, una cosa così, d'impulso....che mi faccia stare bene, che mi faccia sentire libera e viva. Ma è sicuro che una mattata possa farmi stare bene davvero?
Forse ho capito perchè disegno porno. Perchè è la cosa più blasfema che esista, e il bello è che non possono ne arrestarmi, ne dirmi che sono una traditrice. Sono solo disegni, ed è solo lavoro. Posso disegnare ciò che voglio, come voglio e nessuno può impedirmelo perchè non può nuocere a nessuno se non alla mia immagine forse, ma non più di tanto. E comunque che si fotta chi pensa male di me.
Nei disegni porno, IO posso fare ciò che voglio, e posso essere chi mi pare. Posso stare con chi mi pare senza gelosie. Il disegno mi salva la vita...l'ho sempre detto. Il porno, mi salva la vita.
Per dei problemi familiari mi trovo a Roma da quasi un mese, e non posso lavorare al momento. Forse è questo che mi manda fuori di testa...la mancanza della mia valvola di sfogo. Come chi non scopa da mesi..come si sente? Nervoso fracico, irascibile ed eccitato. Io in quest periodo mi sento viva come un calzino bucato arrotolato sotto al letto, a dire tutta la malinconica verità (citazione). Ma sento dentro che devo sfogare alcune cose, e posso farle solo disegnando. Forse, quando tornerò a lavoro..a disegnare porno...forse mi sentirò meglio. Spero che possa essere così, e che il troppo da fare, come un mese fa..mi toglierà ogni altro pensiero dalla testa. Dubito fortemente.
Ho visto troppo in quest'ultimo mese...quel che basta per capire che la mia vita non può essere...tutta qui. Si vive una sola vita. Io ho sempre lottato e continuerò a farlo..ma da questo momento in avanti forse comincerò a pretendere un pò di più, a costo di essere egoista. E se, molto probabilmente, la cosa non dovesse avere risvolto positivo..beh, mi attaccherò al porno ancora di più, dando il meglio di me (o il peggio per alcuni), mettendo su carta ciò che non posso fare nella vita reale...e il bello è che nessuno potrà dirmi che ho sbagliato.
Il disegno è l'unica libertà che m'è rimasta.
domenica 15 gennaio 2017
Dormire, no?
Eccoci qui, a scrivere sempre più di rado. Avevo promesso a me stessa che avrei scritto più spesso qui che su facebook...soprattutto che avrei scritto qualcosa. Nessuno in questo momento può aiutarmi, ma scrivere qui mi ha sempre fatto bene, lo ammetto.
Dovrei essere a letto da più di un'ora, domani sarà una giornata pesante, come le ultime due settimane. Ho gravi problemi familiari, e per farla "breve" ho mio zio in gravissime condizioni. Uno zio che ha sempre vissuto con noi e quindi è molto importante. Con mio padre ho vissuto soli 14 anni, con il mio cane 18, con zio sono quasi 20. Sono molto provata da queste due settimane, in cui mi trovo bloccata nella mia città natale senza poter lavorare, andare in palestra o comunque condurre lo stile di vita che faccio da ormai tre anni, in un'altra città.
Questa situazione mi ha messo molte pulci nell'orecchio, molte. Passo le giornate a vedere zio sempre più debole, cambiare nel suo essere, che a volte riemerge. Ho paura di quel che potrò vedere nei prossimi giorni. Ieri ho visto morire una persona per la prima volta. Per la prima volta ho visto in faccia, dal "vivo" (scusate il gioco di parole) una persona senza vita. Ho finto che non mi facesse alcun effetto, ma non è così.
In questi giorni, sento i vecchi dire che la vita è una sola bisognerebbe sfruttarla al meglio...ma io non lo posso fare. Un pò per scelta, un pò per costrizione da parte di una famiglia che forse ha cercato di proteggermi troppo, così tanto da impedirmi di fare la vita che fanno tutti gli adolescenti: tanti amori, tanti sbagli. Non ho avuto tanti amori, perchè baciare un ragazzo o andarci a letto solo perchè mi attraeva fisicamente non stava bene, avrei fatto brutta figura a casa. Direte "beh, bastava non dirlo"..eh no. I miei occhi parlano, i miei occhi ti dicono se ho fatto qualcosa di sconveniente. Perchè quando ti inculcano la correttezza, e tu la violi...ti senti una merda e anche se tenti di nascondere le cose, gli occhi ti sputtanano. Infatti quelle DUE volte in cui ho tentato di essere quello che forse volevo, son stata sputtanata. Morale della favola: sii sempre corretta. Questo mi ha portata ad avere in quasi trent'anni di vita solamente due uomini, conoscere l'amore solamente due volte. La prima neanche la conterei a questo punto, ma è stato un errore comunque necessario a mio avviso.
In trent'anni non ho viaggiato quasi mai per paura di allontanarmi troppo o di morire in un incidente aereo. Non ho avuto il piacere di passeggiare con AMICI maschi, perchè se sei fidanzata uscire con i maschi non sta bene, perchè ci provano tutti. Trent'anni di gabbia.
Questa situazione dura da sole due settimane, ma mi ha aperto gli occhi su quanto io in realtà abbia fatto poco e che, se dovessi morire domani...beh, sarebbe comunque stata una vita miserabile. Poco divertimento, solo pianti per tragedie familiari, solitudine e lavoro. Il lavoro...buttalo via!. Certo, ma la felicità è in tante cose, non solo in una. Io non sono una persona comune. Ognuno di sè dice di essere speciale, unico, ma non è così. Ci sono persone uniche, speciali, e ci sono persone comuni. Io non sono comune, e non lo dico perchè sono io, lo dico perchè so che è così. Il mio essere "speciale" non deve essere per forza un bene. Sono molto empatica, capisco i sentimenti di chiunque in poco tempo, ne soffro e me ne faccio carico. D'altra parte ho un odio profondo per quasi tutte le persone. Vorrei salvare tutti come ammazzare tutti. Una vita normale non mi basta. Figli, matrimonio, lavoro..è questo ciò che tutti cercano per essere felici..la più grande aspirazione del genere umano. Con tutto il rispetto, io voglio molto di più. Voglio guardarmi allo specchio ed essere fiera di me. Voglio concludere i progetti che mi sono prefissata, voglio che tutti mi conoscano. Voglio divertirmi, voglio ridere, voglio viaggiare. Voglio tanti animali diversi e prendermi cura di loro, voglio avere la libertà di uscire con chi voglio e, perchè no, andare a letto con chi voglio. Questo, nella mia testa, non cambia le cose con il mio compagno. Ho troppa fantasia, troppa fame di aria e di vita, per essere legata. Dietro al mio viso triste, malinconico e frose un pò arrabbiato, c'è una persona che vorrebbe iniziare a vivere. Il prezzo però è troppo alto, lo riconosco. Nessun può capire ciò che sto scrivendo, perchè è contorto, e sono a tratti parole di una troia. Non sono troia, non sono irrispettosa delle regole.
Voglio solo iniziare a fare la vita che sento adatta a me, voglio decidere io cosa fare senza che qualcuno mi venga a dire che è scorretto e poco conveniente. Tutti hanno fatto grosse cazzate nella vita, a me non è stato concesso.
Sono serena con mio uomo: mi ha dato una bella casa in una bella città. Mi ha aiutata con il lavoro e sputa sangue tutti i giorni per sostenere una come me. Sarò carina, ma ci vogliono PALLE per stare con me perchè posso ridere ma piangere dopo dieci minuti. Per malumore posso stare senza fare sesso per settimane. Posso tenere il muso per giorni, sono gelosa, possessiva e invidiosa. Pretendo libertà ma allo stesso tempo la vieto. "Io posso e tu no". Provate a starci con una psicopatica così.
Ma non sono solo questo, ovvio. Mi butterei nel fuoco per aiutare, senza chiedere nulla in cambio.
Insomma...il discorso era che son serena con il mio uomo, ma non solo felice. Mi ripeto che, però, non è colpa sua. Io non sarò mai felice...ne con lui, ne con un altro uomo, ne da sola. L'amore, appena sboccia, ti fa credere che la felicità sia alle porte..ma dopo tanti anni capisci che quello era solo un momento. E' così, con qualunque uomo. Dopo subentra l'abitudine, misto all'amore, ma è quel mischiareccio che può solo renderti serena, non felice. Lo ribadisco, è così per tutti. Se domani dovessi mettermi con un altro uomo, forse dopo anni accadrebbe la stessa cosa, anzi sicuramente.
Ma se in un rapporto ci si lascia più libertà, senza bacchettare su ogni cosa, sicuro si vive meglio.
Ragazzi, voglio vivere. I vecchi dell'ospedale sono più vivi di me, questa è la verità.
Sono confusa..
Dovrei essere a letto da più di un'ora, domani sarà una giornata pesante, come le ultime due settimane. Ho gravi problemi familiari, e per farla "breve" ho mio zio in gravissime condizioni. Uno zio che ha sempre vissuto con noi e quindi è molto importante. Con mio padre ho vissuto soli 14 anni, con il mio cane 18, con zio sono quasi 20. Sono molto provata da queste due settimane, in cui mi trovo bloccata nella mia città natale senza poter lavorare, andare in palestra o comunque condurre lo stile di vita che faccio da ormai tre anni, in un'altra città.
Questa situazione mi ha messo molte pulci nell'orecchio, molte. Passo le giornate a vedere zio sempre più debole, cambiare nel suo essere, che a volte riemerge. Ho paura di quel che potrò vedere nei prossimi giorni. Ieri ho visto morire una persona per la prima volta. Per la prima volta ho visto in faccia, dal "vivo" (scusate il gioco di parole) una persona senza vita. Ho finto che non mi facesse alcun effetto, ma non è così.
In questi giorni, sento i vecchi dire che la vita è una sola bisognerebbe sfruttarla al meglio...ma io non lo posso fare. Un pò per scelta, un pò per costrizione da parte di una famiglia che forse ha cercato di proteggermi troppo, così tanto da impedirmi di fare la vita che fanno tutti gli adolescenti: tanti amori, tanti sbagli. Non ho avuto tanti amori, perchè baciare un ragazzo o andarci a letto solo perchè mi attraeva fisicamente non stava bene, avrei fatto brutta figura a casa. Direte "beh, bastava non dirlo"..eh no. I miei occhi parlano, i miei occhi ti dicono se ho fatto qualcosa di sconveniente. Perchè quando ti inculcano la correttezza, e tu la violi...ti senti una merda e anche se tenti di nascondere le cose, gli occhi ti sputtanano. Infatti quelle DUE volte in cui ho tentato di essere quello che forse volevo, son stata sputtanata. Morale della favola: sii sempre corretta. Questo mi ha portata ad avere in quasi trent'anni di vita solamente due uomini, conoscere l'amore solamente due volte. La prima neanche la conterei a questo punto, ma è stato un errore comunque necessario a mio avviso.
In trent'anni non ho viaggiato quasi mai per paura di allontanarmi troppo o di morire in un incidente aereo. Non ho avuto il piacere di passeggiare con AMICI maschi, perchè se sei fidanzata uscire con i maschi non sta bene, perchè ci provano tutti. Trent'anni di gabbia.
Questa situazione dura da sole due settimane, ma mi ha aperto gli occhi su quanto io in realtà abbia fatto poco e che, se dovessi morire domani...beh, sarebbe comunque stata una vita miserabile. Poco divertimento, solo pianti per tragedie familiari, solitudine e lavoro. Il lavoro...buttalo via!. Certo, ma la felicità è in tante cose, non solo in una. Io non sono una persona comune. Ognuno di sè dice di essere speciale, unico, ma non è così. Ci sono persone uniche, speciali, e ci sono persone comuni. Io non sono comune, e non lo dico perchè sono io, lo dico perchè so che è così. Il mio essere "speciale" non deve essere per forza un bene. Sono molto empatica, capisco i sentimenti di chiunque in poco tempo, ne soffro e me ne faccio carico. D'altra parte ho un odio profondo per quasi tutte le persone. Vorrei salvare tutti come ammazzare tutti. Una vita normale non mi basta. Figli, matrimonio, lavoro..è questo ciò che tutti cercano per essere felici..la più grande aspirazione del genere umano. Con tutto il rispetto, io voglio molto di più. Voglio guardarmi allo specchio ed essere fiera di me. Voglio concludere i progetti che mi sono prefissata, voglio che tutti mi conoscano. Voglio divertirmi, voglio ridere, voglio viaggiare. Voglio tanti animali diversi e prendermi cura di loro, voglio avere la libertà di uscire con chi voglio e, perchè no, andare a letto con chi voglio. Questo, nella mia testa, non cambia le cose con il mio compagno. Ho troppa fantasia, troppa fame di aria e di vita, per essere legata. Dietro al mio viso triste, malinconico e frose un pò arrabbiato, c'è una persona che vorrebbe iniziare a vivere. Il prezzo però è troppo alto, lo riconosco. Nessun può capire ciò che sto scrivendo, perchè è contorto, e sono a tratti parole di una troia. Non sono troia, non sono irrispettosa delle regole.
Voglio solo iniziare a fare la vita che sento adatta a me, voglio decidere io cosa fare senza che qualcuno mi venga a dire che è scorretto e poco conveniente. Tutti hanno fatto grosse cazzate nella vita, a me non è stato concesso.
Sono serena con mio uomo: mi ha dato una bella casa in una bella città. Mi ha aiutata con il lavoro e sputa sangue tutti i giorni per sostenere una come me. Sarò carina, ma ci vogliono PALLE per stare con me perchè posso ridere ma piangere dopo dieci minuti. Per malumore posso stare senza fare sesso per settimane. Posso tenere il muso per giorni, sono gelosa, possessiva e invidiosa. Pretendo libertà ma allo stesso tempo la vieto. "Io posso e tu no". Provate a starci con una psicopatica così.
Ma non sono solo questo, ovvio. Mi butterei nel fuoco per aiutare, senza chiedere nulla in cambio.
Insomma...il discorso era che son serena con il mio uomo, ma non solo felice. Mi ripeto che, però, non è colpa sua. Io non sarò mai felice...ne con lui, ne con un altro uomo, ne da sola. L'amore, appena sboccia, ti fa credere che la felicità sia alle porte..ma dopo tanti anni capisci che quello era solo un momento. E' così, con qualunque uomo. Dopo subentra l'abitudine, misto all'amore, ma è quel mischiareccio che può solo renderti serena, non felice. Lo ribadisco, è così per tutti. Se domani dovessi mettermi con un altro uomo, forse dopo anni accadrebbe la stessa cosa, anzi sicuramente.
Ma se in un rapporto ci si lascia più libertà, senza bacchettare su ogni cosa, sicuro si vive meglio.
Ragazzi, voglio vivere. I vecchi dell'ospedale sono più vivi di me, questa è la verità.
Sono confusa..
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