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domenica 29 gennaio 2017

Padre e figlio

Questa sera mi sento di esprimere un mio pensiero rivolto a un bambino di dieci anni, che non ama avere rapporti con il proprio padre. Se solo potessi parlare con lui, gli direi questo:

Caro ragazzo, mi dispiace che tu stia sprecando così il tuo tempo, anzi, il vostro tempo. Quello tuo e di tuo padre. Il tempo è prezioso, e non si torna indietro.
Caro ragazzo...il papà ha sicuramente sbagliato, ma se lui ha sbagliato, anche la mamma lo ha fatto. Quando le cose non vanno, la colpa è di tutti e due...ma questo tu non puoi ancora capirlo, non è colpa tua. Mi dispiace che non ci sia nessuno, però, a tentare di spiegarti questo.
Sicuramente ti sarà stato detto che il papà si è comportato male e non potendolo vedere così spesso, come vedi la mamma, ti sarai raffreddato un pò nei suoi confronti. Ma sappi che lui rimane il tuo genitore, il tuo papà..e anche se lo odierai e ti comporterai male verso con lui, non cambierà nulla. Lui ti amerà sempre e comuque per tutta la vita. Di padre ce ne sta uno soltanto, ricordalo.
Sappi, caro ragazzo..che questa è la "maledizione" del genitore: amare incondizionatamente il proprio figlio, quando il figlio non è tenuto ad avere questo amore verso il genitore. Non si sa perchè, ma è così. Eppure tu sei nato grazie a lui. A loro, ai tuoi genitori, devi il fatto che tu sia qui oggi...forse a soffrire un pò, ci sta..ma anche a ridere, a scherzare, a stare con gli amici e scrivere il tuo futuro, piano piano.
Confido nel fatto che, tra qualche anno, inizierai a pensare con la tua testa, a fare qualche passo avanti, e a capire che hai già perso troppo tempo, ma non è tardi...puoi recuperare. Tu puoi farlo.
Apprezza tuo padre, cercalo, parlaci..lui se ne muore di sentire la tua voce, di sapere quello che hai fatto durante la giornata. Sii felice di sapere che hai un padre, e ti assicuro che è speciale. Vorrei aiutarlo..ma non è compito mio, solo lui sa cosa può fare con te. La sa lui e lo sai tu..e in questo momento è tutto nella tue mani piccolo. Anzi, sarà sempre tutto nelle tue mani, "triste" verità.

Io non sono madre, posso solo immaginare come possa sentirsi un genitore. Ma ho il dono dell'empatia, e mi sembra di sapere ogni cosa.
Io non sarò mai madre, perchè ho sofferto tanto nella mia vita, e non voglio altri dispiaceri. Il dispiacere di avere un figlio che non mi capisce, o che finisce con l'odiarmi. Il dispiacere di vedere un figlio ammalarsi e non poter fare nulla. Non sarò mai madre...soprattutto perchè ho bisogno di pensare alla mia vita. Voglio diventare una fumettista famosa, voglio spaccare le montagne, voglio farmi riconoscere da tutti. Ho bisogno di essere qualcuno, ne ho tanto bisogno..e il prezzo è alto. Il mio bisogno richiede libertà. Il figlio imprigiona l'uomo adulto. Il genitore..sappi, ragazzo...si annulla per il figlio, si annulla per te. Il genitore non è più un essere umano con i propri desideri e bisogni...non è più "Tizio"...è genitore, basta...una cosa a sè. C'è chi ha il coraggio di fare questo passo e merita un monumento...io non voglio.
Adesso non lo sai, ma fare il genitore è faticoso, piccolo. Ma un giorno capirai e ti darai dello stronzo per non aver pensato di più al papà, che soffre tanto perchè lo calcoli poco. Spero che la vita ti dia il tempo di rendertente conto e di correre ai ripari. Te lo auguro con tutto il cuore.

Io e te non ci conosceremo mai, ma conosco tuo padre. Per me è una persona speciale, le voglio tanto bene e mi sta aiutando tantissimo in questo periodo. Vorrei aiutarlo, ma come ti sto dicendo non posso farlo, posso solo dargli qualche consiglio, nulla di più. Vorrei fare di più..ma non posso proprio..

Abbi cura di te e di tuo padre.
R.


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