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domenica 15 gennaio 2017

Dormire, no?

Eccoci qui, a scrivere sempre più di rado. Avevo promesso a me stessa che avrei scritto più spesso qui che su facebook...soprattutto che avrei scritto qualcosa. Nessuno in questo momento può aiutarmi, ma scrivere qui mi ha sempre fatto bene, lo ammetto.
Dovrei essere a letto da più di un'ora, domani sarà una giornata pesante, come le ultime due settimane. Ho gravi problemi familiari, e per farla "breve" ho mio zio in gravissime condizioni. Uno zio che ha sempre vissuto con noi e quindi è molto importante. Con mio padre ho vissuto soli 14 anni, con il mio cane 18, con zio sono quasi 20. Sono molto provata da queste due settimane, in cui mi trovo bloccata nella mia città natale senza poter lavorare, andare in palestra o comunque condurre lo stile di vita che faccio da ormai tre anni, in un'altra città.
Questa situazione mi ha messo molte pulci nell'orecchio, molte. Passo le giornate a vedere zio sempre più debole, cambiare nel suo essere, che a volte riemerge. Ho paura di quel che potrò vedere nei prossimi giorni. Ieri ho visto morire una persona per la prima volta. Per la prima volta ho visto in faccia, dal "vivo" (scusate il gioco di parole) una persona senza vita. Ho finto che non mi facesse alcun effetto, ma non è così.
In questi giorni, sento i vecchi dire che la vita è una sola  bisognerebbe sfruttarla al meglio...ma io non lo posso fare. Un pò per scelta, un pò per costrizione da parte di una famiglia che forse ha cercato di proteggermi troppo, così tanto da impedirmi di fare la vita che fanno tutti gli adolescenti: tanti amori, tanti sbagli. Non ho avuto tanti amori, perchè baciare un ragazzo o andarci a letto solo perchè mi attraeva fisicamente non stava bene, avrei fatto brutta figura a casa. Direte "beh, bastava non dirlo"..eh no. I miei occhi parlano, i miei occhi ti dicono se ho fatto qualcosa di sconveniente. Perchè quando ti inculcano la correttezza, e tu la violi...ti senti una merda e anche se tenti di nascondere le cose, gli occhi ti sputtanano. Infatti quelle DUE volte in cui ho tentato di essere quello che forse volevo, son stata sputtanata. Morale della favola: sii sempre corretta. Questo mi ha portata ad avere in quasi trent'anni di vita solamente due uomini, conoscere l'amore solamente due volte. La prima neanche la conterei a questo punto, ma è stato un errore comunque necessario a mio avviso.
In trent'anni non ho viaggiato quasi mai per paura di allontanarmi troppo o di morire in un incidente aereo. Non ho avuto il piacere di passeggiare con AMICI maschi, perchè se sei fidanzata uscire con i maschi non sta bene, perchè ci provano tutti. Trent'anni di gabbia.
Questa situazione dura da sole due settimane, ma mi ha aperto gli occhi su quanto io in realtà abbia fatto poco e che, se dovessi morire domani...beh, sarebbe comunque stata una vita miserabile. Poco divertimento, solo pianti per tragedie familiari, solitudine e lavoro. Il lavoro...buttalo via!. Certo, ma la felicità è in tante cose, non solo in una. Io non sono una persona comune. Ognuno di sè dice di essere speciale, unico, ma non è così. Ci sono persone uniche, speciali, e ci sono persone comuni. Io non sono comune, e non lo dico perchè sono io, lo dico perchè so che è così. Il mio essere "speciale" non deve essere per forza un bene. Sono molto empatica, capisco i sentimenti di chiunque in poco tempo, ne soffro e me ne faccio carico. D'altra parte ho un odio profondo per quasi tutte le persone. Vorrei salvare tutti come ammazzare tutti. Una vita normale non mi basta. Figli, matrimonio, lavoro..è questo ciò che tutti cercano per essere felici..la più grande aspirazione del genere umano. Con tutto il rispetto, io voglio molto di più. Voglio guardarmi allo specchio ed essere fiera di me. Voglio concludere i progetti che mi sono prefissata, voglio che tutti mi conoscano. Voglio divertirmi, voglio ridere, voglio viaggiare. Voglio tanti animali diversi e prendermi cura di loro, voglio avere la libertà di uscire con chi voglio e, perchè no, andare a letto con chi voglio. Questo, nella mia testa, non cambia le cose con il mio compagno. Ho troppa fantasia, troppa fame di aria e di vita, per essere legata. Dietro al mio viso triste, malinconico e frose un pò arrabbiato, c'è una persona che vorrebbe iniziare a vivere. Il prezzo però è troppo alto, lo riconosco. Nessun può capire ciò che sto scrivendo, perchè è contorto, e sono a tratti parole di una troia. Non sono troia, non sono irrispettosa delle regole.
Voglio solo iniziare a fare la vita che sento adatta a me, voglio decidere io cosa fare senza che qualcuno mi venga a dire che è scorretto e poco conveniente. Tutti hanno fatto grosse cazzate nella vita, a me non è stato concesso.
Sono serena con mio uomo: mi ha dato una bella casa in una bella città. Mi ha aiutata con il lavoro e sputa sangue tutti i giorni per sostenere una come me. Sarò carina, ma ci vogliono PALLE per stare con me perchè posso ridere ma piangere dopo dieci minuti. Per malumore posso stare senza fare sesso per settimane. Posso tenere il muso per giorni, sono gelosa, possessiva e invidiosa. Pretendo libertà ma allo stesso tempo la vieto. "Io posso e tu no". Provate a starci con una psicopatica così.
Ma non sono solo questo, ovvio. Mi butterei nel fuoco per aiutare, senza chiedere nulla in cambio.
Insomma...il discorso era che son serena con il mio uomo, ma non solo felice. Mi ripeto che, però, non è colpa sua. Io non sarò mai felice...ne con lui, ne con un altro uomo, ne da sola. L'amore, appena sboccia, ti fa credere che la felicità sia alle porte..ma dopo tanti anni capisci che quello era solo un momento. E' così, con qualunque uomo. Dopo subentra l'abitudine, misto all'amore, ma è quel mischiareccio che può solo renderti serena, non felice. Lo ribadisco, è così per tutti. Se domani dovessi mettermi con un altro uomo, forse dopo anni accadrebbe la stessa cosa, anzi sicuramente.
Ma se in un rapporto ci si lascia più libertà, senza bacchettare su ogni cosa, sicuro si vive meglio.
Ragazzi, voglio vivere. I vecchi dell'ospedale sono più vivi di me, questa è la verità.

Sono confusa..

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